La scuola d’estate

documentario - 87', colore, Italia, 2014

Premio Speciale ai Nastri D’Argento Doc 2015 e Premio “Libero Bizzarri” 2015 per la Miglior Regia

un film di Jacopo Quadri
fotografia Maura Morales Bergmann
suono Antonio Barba
musiche Valerio Vigliar
camera Maura Morales Bergmann, Jacopo de Bertoldi, Jacopo Quadri
colorist Vincenzo Marinese
assistente al montaggio Nico Tettamanti
assistente alla regia Elettra Mallaby
collaborazione alla regia Jacopo De Bertoldi
prodotto da Jacopo Quadri, Paolo Benzi
una produzione Ubulibri
con Rai CInema
in associazione con Okta Film
in collaborazione con Santacristina Centro Teatrale, Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”
durata 87′
con Lucrezia Guidone, Sara Putignano, Fabrizio Falco, Gabriele Falsetta, Fausto Cabra, Lucia Lavia, Matteo Ramundo, Massimo Odierna, Francesco Petruzzelli, Rosy Bonfiglio, Matteo Mauriello, Arianna Di Stefano, Carmine Fabbricatore, Michele Lisi, Desireé Domenici, Eugenio Papalia, Gianluca Pantosti, Flaminia Cuzzoli, Barbara Chichiarelli, Giulia Gallone, Giulio Maria Corso, Ivan Alovisio, Luca Bargagna, Benedetto Sicca.

sinossi

Una strada bianca si snoda tra boschi e colline fino a raggiungere un luogo isolato, forse un laboratorio alchemico. Nell’agio di un tempo sospeso, col favore del silenzio e la leggerezza di una natura selvatica, d’estate si fa teatro. Ronconi, maestro della scena contemporanea, ha scelto l’Umbria per creare dodici anni fa – con la scuola di teatro Centro Teatrale Santacristina – uno spazio dove accogliere giovani attori e attrici e attivare il più libero dei cortocircuiti teatrali, svincolato da ogni condizionamento e scadenza produttiva. A Santacristina, in una vecchia stalla ristrutturata dove i passaggi del giorno e della notte sono scanditi da un gong, scopriamo il Maestro in veste di vecchio-bambino: nel gioco dei caratteri e nello scavo delle voci, alla ricerca delle pieghe segrete dei personaggi in un affascinante scandaglio dei testi. Barba bianca e sguardo penetrante, mago e maieuta, Ronconi si espone come mai prima d’ora, raccontandosi tra vita e teatro in uno stato di grazia che lo consegna alla fiaba.

note di regia

Ho voluto raccontare la relazione tra Luca Ronconi, che ha da poco superato gli ottant’anni, e le nuove generazioni di attori. È un percorso in punta di piedi nelle passioni del più intimo atto di creazione, tra l’ardore dei testi e l’amore irriducibile per il teatro. Da una parte la vita comunitaria dei ragazzi che convivono tre settimane nello stesso luogo, questa scuola isolata nei boschi dell’Umbria. Dall’altra il Maestro-maieuta. Vi si parla di teatro, ma soprattutto di vita.