Premio Franco Quadri 2014
Frie Leysen
Motivazione
Fondatrice e direttrice artistica di De Singel ad Anversa e poi del Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles, ha condotto anche il festival pan arabo Meeting Points, il tedesco Theater der Welt e il Wiener Festwochen arricchendo il proprio ruolo di una speciale qualità nella relazione con gli artisti, in cui si pone senza schermi o mediazioni, paladina del valore politico insito nella verticalità teatrale. Spericolata nel percorrere paesaggi inesplorati, è capace di intercettare le onde creative al di là delle barriere linguistiche o geopolitiche. Libertà e rigore attingono alla medesima fonte nel suo tracciare orizzonti trasversali che nutrono e irradiano la scena, che la interrogano e la offrono alla condivisione pubblica: cammino di ombra e luce in cui Frie Leysen indica e mantiene salda la ricerca di un fulcro vitale e perturbante, in una messa in gioco di sé totale. Il premio Franco Quadri coglie in questo suo operato “dietro le quinte” la grammatica di un vero e proprio atto d’arte”.
A ribadire la sua portata di figura esemplare è stato recentemente conferito a Frie Leysen lo storico Premio Erasmus – fondato nel 1958 ad Amsterdam dal Principe Bernardo d’Olanda – attivo sul piano europeo nel campo delle scienze umane, sociali e delle arti, e attribuito in passato a personaggi come Charlie Chaplin, Margherite Yourcenar, Jean Piaget, Ingmar Bernard, Olivier Messiaen, Claudio Magris, Peter Sellars, Renzo Piano, tra gli altri.
Stimatissima anche in Italia, legata alla figura di Quadri per la convergenza di sguardo su alcuni percorsi artistici (ricordiamo, tra le altre cose, la pubblicazione di un suo scritto sul volume Ubulibri Epitaph, della Socìetas Raffaello Sanzio), Frie Leysen ha ricevuto dalle mani del presidente dell’Associazione Jacopo Quadri un’opera del giovane artista di origine argentina Sergio Policicchio, raffigurante un ritratto di Franco Quadri. Artista visivo e performer, Policicchio ha preso parte a diversi progetti di compagnie teatrali quali Motus, Anagoor, Romeo Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio, Michele di Stefano/MK. La sua ricerca esplora quello spazio sottile in cui la sonorità nascosta nella lingua e il paesaggio si nutrono reciprocamente, indicando nuove qualità di presenza, tempo e spazio. La consegna del premio ha avuto luogo all’interno della cerimonia dei Premi Ubu 2014, lunedì 15 dicembre al Piccolo Teatro “Paolo Grassi” di Milano.