UbuMarthaler

14/04/2016

UbuMarthaler

Christoph Marthaler: patafisico per eccellenza! 

Lo scorso 14 aprile, nel gremito Foyer Respighi del Teatro Comunale di Bologna, il regista Leone d’Oro 2015 ha mantenuto la promessa fatta a suo tempo ed è volato in Italia per ritirare i due Premi assegnati nel corso delle ultime due edizioni degli Ubu.

A consegnare i riconoscimenti dedicati agli spettacoli Glaube Liebe Hoffnung (nel 2014) e Das Weisse vom Ei/Une île flottante (nel 2015) c’era l’attrice Federica Fracassi. Per l’occasione è stato organizzato anche un incontro cui hanno preso parte Luigi De Angelis, Gianni Manzella e Nicola Sani.

Rara occasione di incontrare Christoph Marthaler, spesso schivo e difficilmente raggiungibile dai media, il regista svizzero è stato protagonista di un confronto vulcanico e intenso. Onorato di ricevere i due Premi Ubu, si è raccontato e ha raccontato la propria arte, quella che ha fatto di lui una delle figure chiave della ricerca teatrale contemporanea.

Da sovversivo e caustico osservatore dei comportamenti umani, Marthaler da anni sospinge l’universo del teatro verso scenari iconoclasti, sarcastici, antologie del cattivo gusto che parodiano ferocemente mode e luoghi comuni. Con sguardo graffiante e bonario ritrae uomini e donne senza qualità, i soprusi della scienza, l’arroganza del potere, l’insensatezza della burocrazia, forzando continuamente i meccanismi delle arti della scena verso un teatro musicale capace di rimettere in discussione le sue stesse convenzioni e intercettare una sfera più ampia di possibilità espressive. Con ironia, grazia, forza dell’intreccio, pastiche linguistici, stratificazioni di prosa, canto, gesti calibrati al millimetro e la combinazione dei più distanti generi musicali compone un’inesausta esplorazione dei non-luoghi del vivere contemporaneo, che imbriglia e chiede una presenza attiva e cosciente dello spettatore.